Ecobonus 2020: detrazioni 110% per il Risparmio Energetico

Ecobonus 2020: detrazioni 110% per il Risparmio Energetico

L’ecobonus 2020 è un’agevolazione economica prevista dal decreto Rilancio che innalza fino al 110% l’aliquota di detrazione per lavori specifici nell’ambito dell’efficienza energetica. Ecco di seguito tutte le novità dell’ecobonus 2020, quali lavori sono soggetti alle detrazioni e le modalità per richiedere la detrazione.

Ecobonus 2020, come funziona la detrazione

L’ecobonus identifica una detrazione economica che viene riconosciuta al cittadino qualora intraprenda dei lavori di rinnovamento dal punto di vista energetico, sia che vengano effettuati in condomini che in edifici singoli. 

Tale detrazione riguarda una serie di interventi che hanno come obiettivo dichiarato:

  • miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre e infissi);
  • installazione di pannelli solari;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • interventi di domotica

L’ecobonus 2020, ovvero la detrazione per i lavori di risparmio energetico rappresenta un enorme passo avanti rispetto alle tematiche legate alla sostenibilità, nonché una delle agevolazioni più importanti per chi ha necessità o urgenza di effettuare lavori all’interno dell’ambito domestico.

Occorre ricordare che la detrazione fiscale verrà  riconosciuta solo su lavori di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti. Qualora si traslochi in una nuova abitazione risulterà prioritario risolvere i problemi legati alle utenze luce e gas, e, in caso di contatore mancante, sarà bene provvedere subito con un allaccio Enel. 

Tra le novità del nuovo decreto si inseriscono lo sconto in fattura e la cessione del credito: anche chi non potrà beneficiare dell’ecobonus potrà ugualmente richiedere l’accesso parziale ai benefici fiscali. 

Mentre l’ecobonus del 110% viene riconosciuto solo per un numero limitato di lavori strutturali, ovvero quelli volti a garantire l’ottimizzazione e il risparmio energetico, nella detrazione del 50% o 65% si inseriscono diversi tipi di lavori, quali sostituzione di finestre e infissi, lavori alle caldaie e pompe di calore. 

Entriamo ora nello specifico per analizzare tutte le novità previste dal decreto Rilancio ed in vigore al 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Ecobonus 2020, detrazione fiscale fino al 110%

Dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 è entrato in vigore il super bonus 2020 relativo ai lavori domestici che hanno come obiettivo il risparmio energetico e l’adeguamento antisismico. 

Analizzando il testo del decreto Rilancio, che prevede la partenza sia dell’ecobonus 110% sia del sisma bonus, si può trovare l’elenco dei lavori soggetti alle detrazioni fiscali maggiorate: 

  1. Lavori di isolamento termico degli edifici, con un’incidenza pari almeno al 25% della superficie e per un massimo di:
  • 50.000 euro di spesa per gli edifici unifamiliari;
  • 40.000 euro per unità immobiliare per i condomini da 2 ad 8 unità;
  • 30.000 euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, se lo stesso è composto da più di otto unità immobiliari;

 2. Lavori di sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione in condominio, con impianti centralizzati ad alta efficienza energetica, fino ad un massimo di:

  • 20.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • 15.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari;

3. Interventi su edifici singoli e villette per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti per riscaldamento, raffrescamento o fornitura di acqua calda a pompa di calore, per un importo massimo di spesa pari a 30.000 euro per singola unità immobiliare

L’ecobonus 110% spetterà di diritto per qualunque lavoro di ottimizzazione energetica, a patto che tra questi sia presente almeno uno dei lavori indicati nell’elenco precedente. L’ecobonus 110% spetterà ugualmente anche ai lavori di adeguamento sismico (sismabonus), purché questi vengano eseguiti entro il periodo indicato da decreto, ovvero tra il 1° luglio 20202 e il 31 dicembre 2021. 

Ecobonus 2020: aliquote detrazione e lavori ammessi

All’ecobonus del 110% resta affiancata la detrazione ordinaria, che si differenzia a seconda della tipologia di spesa sostenuta. Anche per quanto riguarda l’ecobonus 2020 sono state confermate le 3 aliquote differenziate, al 50%, 65% e 70%. 

La Detrazione ecobonus  del 50% viene concessa per i seguenti interventi

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive di infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione, purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A come prevista dal regolamento. Grazie all’installazione di queste caldaie potrai ottenere un risparmio considerevole sui costi della bolletta, ovviamente , è  importante stipulare il contratto con il giusto fornitore, che proponga un’offerta gas conveniente e adatta alle tue esigenze. Se vuoi cambiare fornitore, ricordati di verificare i costi attivazione gas previsti dal nuovo contratto (Edison; Enel; Sorgenia…).

La detrazione ecobonus al  65% viene concessa ai seguenti interventi: 

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di building automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi,

Sono quindi inclusi i lavori di building automation, ricordati che per sfruttare le potenzialità della tua futura Smart Home è necessario verificare di avere buona copertura internet, veloce ed efficiente. Se hai Tim puoi utilizzare il servizio gratuito di verifica copertura Tim.
Grazie alla domotica è possibile monitorare i consumi e di conseguenza risparmiare sui costi delle bollette.
Leggi sempre con attenzione le tue bollette per capire in cosa consistono le tue spese, fai un’analisi dei consumi come puoi vedere nella bolletta a2a.

Infine, la detrazione ecobonus al 70% o 75% viene concessa per interventi di tipo condominiale sostenuti dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Ecobonus 2020: importo massimo spesa detraibile

Non solo le detrazioni ma anche l‘importo massimo di spesa detraibile varia a seconda della tipologia di lavoro svolto. Il limite massimo detraibile per l’ecobonus 2020 è pari a:

  • 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
  • 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
  • 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale ( installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore e impianti geotermici);
  • 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali 

Come richiedere l’ecobonus 2020

L’ecobonus 2020 può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile soggetto a lavori finalizzati all’ottimizzazione e al risparmio energetico 

Per beneficiare dell’ecobonus è obbligatorio comunicare all’ENEA l’ammontare delle spese effettuate entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori. Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali dell’Ecobonus 2020 bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati:

  • dati anagrafici del beneficiario;
  • informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
  • tipologia di intervento.
Ristrutturazione casa Roma

Ristrutturazione casa Roma

Ristrutturazione casa Roma

Quali adempimenti servono per una Ristrutturazione casa Roma? Vediamo, in caso di restauri di immobili nel centro storico, cosa bisogna fare per procedere con i lavori di restauro, sia degli interni sia delle facciate. Il centro storico della città, infatti, presenta delle regole abbastanza stringenti in materia edilizia, specie se il palazzo in questione è sottoposto a vincolo.

Ristrutturare in presenza di vincoli

Nel corso di una ristrutturazione casa Roma, tipi di vincoli che si possono incontrare in un centro storico sono sostanzialmente due.

  • Vincolo su beni e immobili che presentano di interesse artistico, storico, archeologico.
  • Vincolo paesaggistico.

Roma, gode di una tutela particolare dal momento che il suo centro storico è stato riconosciuto patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO. In pratica, gode di una tutela estesa più stringente del vincolo paesaggistico. Ma cosa vuol dire? Che, per qualsiasi intervento che riguardi la ristrutturazione degli esterni occorrerà rivolgersi alla soprintendenza.

Ogni lavoro che vorrà essere approvato sarà attentamente valutato insieme ai tecnici preposti dal ministero e generalmente non verrà concessa alcuna modifica all’aspetto esterno dell’immobile. Ogni modifica esterna, dalla ringhiera del balcone all’installazione dei condizionatori, sarà cassata in nome della conservazione storico-artistica. Le uniche modifiche accettate saranno quelle mirate al ripristino dello stato originale dell’immobile in un’ottica di restauro “filologico”.

Per quanto riguarda gli interni i lavori edili saranno permessi a patto che rispettino le regole vigenti in termini di ristrutturazione edilizia. Sempre che l’appartamento in questione non sia sottoposto a vincoli speciali da parte della soprintendenza.

Come chiedere i permessi in soprintendenza

Dovendo fare una ristrutturazione casa Roma su immobili sottoposti a vincolo. E’ inoltre possibile procedere previa comunicazione alla soprintendenza dei beni culturali. Ed è sempre necessaria l’autorizzazione del soprintendente.

È necessario che il proprietario di casa, o il tecnico preposto ed autorizzato, presentino una domanda su carta da bollo. Poi attenda la risposta dell’ufficio preposto per poter dare avvio ai lavori.

In caso di particolare urgenza, sarà possibile intraprendere quei lavori volti a manutenere l’immobile e ad evitare che si danneggi ulteriormente.

Bisogna tenere presente che il possesso di un immobile vincolato costringe il proprietario ad eseguire restauri periodici per la sua manutenzione.

È possibile tuttavia richiedere sgravi fiscali. Oppure l’erogazione di un contributo da parte dello stato per la realizzazione dei restauri necessari su beni vincolati. L’erogazione di tali fondi è vincolata alla loro disponibilità e non è data per scontata. Si potrà richiedere a lavori ultimati dietro presentazione di tutta la documentazione fiscale.

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Costruzione piscine Roma

Costruzione piscine Roma

Costruzione piscine Roma

Quando si parla di costruzione piscine Roma, si cerca una impresa edile che possa occuparsi della realizzazione di una piscina interrata. Una volta fatta la ricerca ed individuata una o più imprese a cui chiedere un preventivo, ci si troverà di fronte ad una serie di scelte da compiere per le quali siamo generalmente impreparati.

Vediamo allora quali sono le tipologie di piscine interrare e quali sono i pro e i contro di ciascuna di esse.

Piscine interrate in cemento armato

Per la costruzione piscine Roma, quelle in cemento armato sono le più comuni ed utilizzate. A causa della solidità e della resistenza dei materiali di cui sono formate, danno l’idea di essere le più durature. Per questo motivo continuano ad occupare la fetta maggiore del mercato.

Costruire una piscina in cemento armato richiede tuttavia una grandissima tecnica e una grandissima precisione in fase di realizzazione. Si dovrà procedere allo scavo e alla realizzazione della piscina in una unica gettata. Per questo motivo occorrerà rivolgersi ad una ditta estremamente specializzata che sappia lavorare con grande precisione. Dovrà infatti usare le miscele giuste di cemento per limitarne la porosità e dovrà scegliere con attenzione tutti gli elementi che devono essere qualitativamente ineccepibili.

Il rivestimento di una piscina in cemento armato potrà essere fatto di materiali di qualsiasi tipo:

  • Membrana in PVC
  • Piastrelle
  • Mosaico
  • Pietre naturali
  • Resine

E la scelta dipenderà sia dai gusti del committente che dal costo dei materiali.

Queste piscine hanno il vantaggio di una grande possibilità di personalizzazione, ma hanno costi di realizzazione molto elevati e potrebbero, col tempo, presentare delle crepe nella struttura

Piscine in Pannelli d’acciaio o in casseri di polistirolo

La soluzione in pannelli d’acciaio per la costruzione piscine Roma è una tecnica relativamente recente che da poco si sta diffondendo nell’ambito delle piscine private. Si tratta di una opzione che presenta costi di installazioni inferiori rispetto alle piscine in cemento armato.

Consiste nella realizzazione di una base in cemento sulla quale vengono montati i pannelli in acciaio modulari. Va realizzata con molta cura e non andrebbe mai svuotata.

Un’ultima soluzione da prendere in considerazione è quella in casseri di polistirolo. Si tratta di una cassaforma in polistirolo inserita all’interno dello scavo e in cui si getta la colata di cemento. Si tratta di una soluzione più economica del cemento armato e che ha un ottimo isolamento termico. Può essere rivestita con tutti i tipi di rivestimenti delle piscine in cemento armato ed ha un’ottima durata nel tempo. Per chi preferisce la soluzione in muratura avendo a disposizione un budget meno cospicuo, questa potrebbe essere la soluzione ideale.

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Elettricista Roma

Elettricista Roma

Elettricista Roma

Quando la ristrutturazione di un impianto elettrico richiede un buon elettricista Roma, nella sua grandezza, offre davvero tantissima scelta!

L’impianto elettrico domestico è davvero una delle cose più importanti all’interno di un appartamento. La vita moderna non può procedere senza energia elettrica. Dalla tv alla lavatrice, dai fornelli alla lavastoviglie dai computer ai cellulari! Avere quindi in casa un impianto elettrico che sia a norma, è una cosa dalla quale non si può prescindere.

Impianto elettrico a norma

Prima di chiamare un elettricista Roma è bene sapere quali sono le caratteristiche necessarie per un impianto elettrico a norma. Solo così potrete valutare l’offerta delle varie imprese e scegliere il preventivo dell’impresa con il miglior rapporto prezzo / qualità.

Un impianto a norma deve seguire necessariamente tutta una serie di regole e di indicazioni per poter essere certificato.

  • È necessario che sia isolato in maniera adeguata
  • Dotato di salvavita
  • Di sistema di messa a terra
  • Con quadri elettrici dedicati
  • Deve avere prese a non meno di 30 cm da terra e interruttori a circa 1 metro da terra

Parte importante del lavoro dell’elettricista è la progettazione dell’impianto. Ogni impianto che sia ben fatto nasce da uno studio preliminare degli interni dell’appartamento.

Il professionista si baserà sulla pianta dell’appartamento e valuterà la disposizione degli elettrodomestici e dei punti luce, nonché delle prese elettriche. In base allo studio preliminare redigerà uno schema che verrà utilizzato per la realizzazione dell’impianto.

Impianto esterno o interno

Un impianto elettrico potrà essere interno oppure esterno. In entrambi i casi sarà possibile ottenere la certificazione. Vediamo, tuttavia, quali sono le maggiori differenze tra i due impianti.

In un impianto interno i cavi passeranno dentro canaline inserite nei muri. Si prevederà l’intervento del muratore per fare e poi chiudere le tracce. In un impianto elettrico esterno, invece, i cavi passano dentro canaline esterne e, sebbene abbia una resa estetica inferiore. Questo richiede meno lavori per la sua realizzazione.

Entrambe le tipologie di impianto hanno necessariamente gli stessi elementi per poter essere a norma:

  • Contatore
  • Quadro elettrico generale
  • Scatole per prese e interruttori (incassati o esterni a seconda del tipo di impianto)
  • Scatole di derivazione

Una volta realizzato l’impianto, l’elettricista Roma dovrà procedere alla sua certificazione. Si effettuerà un collaudo in seguito al quale verrà rilasciata una dichiarazione di conformità.

I prezzi per la realizzazione di un impianto variano molto in base al tipo di impianto. Un impianto incassato costerà decisamente di più di quello esterno ed avrà tempi di realizzazione più lunghi.

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Impresa edile Roma

Impresa edile Roma

Impresa edile Roma

Chi cerca una impresa edile Roma deve sapere con precisione che tipo di lavori deve fare per poter confrontare l’offerta presente sul mercato.

Il preventivo presentato dalle varie aziende per lavori edili può variare anche tanto, soprattutto se si tratta di lavori impegnativi come quelli di restauro delle facciate del palazzo o della villa.

Il lavoro di ristrutturazione di interi edifici richiede una attenzione maggiore per quanto riguarda la scelta dell’impresa a cui affidarlo.

Capitolato dei lavori. Perché serve

Il modo migliore per scegliere una impresa edile Roma è quello di produrre un capitolato dei lavori sulla cui base chiedere i diversi preventivi. Per redigere il capitolato, è necessario assumere un tecnico che effettui tutte le valutazioni preliminari ed esegua uno studio delle opere da realizzare. Il tecnico indicherà chiaramente nel capitolato i seguenti punti

  • Lavorazioni necessarie
  • Tecniche di lavorazione
  • Computo metrico

Ogni lavorazione sarà chiaramente indicata all’interno del documento redatto dal tecnico. Saranno indicate tutte le opere da eseguire saranno conteggiati i mq per ogni opera, nonché le tecniche di lavorazione ed i materiali richiesti.

Presentare il capitolato in fase di richiesta dei preventivi renderà la ricerca dell’impresa molto più semplice consentendo di confrontare preventivi realizzati secondo un criterio uniforme.

Il lavoro del tecnico diventa così estremamente importante nell’ottica di eseguire non solo un lavoro a regola d’arte, ma anche per trovare l’impresa edile migliore per quel lavoro.

Restauri condominiali e importanza del capitolato

Quando poi è un condominio a rappresentare la committenza, il capitolato dei lavori assume una importanza ancora maggiore. Oltre ad essere fondamentale per la ricerca di una impresa edile Roma, è molto importante per valutare le lavorazioni da fare e per ripartire correttamente la spesa tra i condomini.

Oltretutto nei restauri condominiali le spese saranno ripartite tra spese individuali, spettanti cioè ai singoli condomini, e spese su parti comuni, ripartire secondo i millesimi.

Oltretutto la stesura di un capitolato dei lavori sarà fondamentale per la modalità di assegnazione dei lavori stabilita dalla normativa vigente. Ogni condomino infatti potrà interpellare una o più ditte alle quali chiedere un preventivo sulla base del capitolato precedentemente redatto dal direttore dei lavori. Ogni ditta interpellata potrà presentare la propria offerta in busta chiusa. Tutte le offerte saranno portate insieme alla riunione di condominio convocata appositamente, e saranno aperte nella medesima sessione. Il condominio potrà così scegliere l’offerta migliore sulla base di una gara d’appalto seria.

In sostanza, un capitolato d’appalto è uno strumento formidabile per garantire la serietà dell’assegnazione dei lavori in tutte quelle situazioni in cui ci sia più di un committente.

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